Da alcuni mesi la situazione negli uffici comunali è estremamente problematica. E definirla in tal modo è anche eufemistico.
La maggioranza di centrosinistra che guida il Comune ha preso la decisione di riorganizzare la struttura e il personale.
Gli effetti anche sulla cittadinanza sono evidenti a tutti.
Ma quale è stato l’errore primordiale che ha portato a questo? La mancanza di dialogo.
Finita la campagna elettorale con le belle parole di “Cusano Milanino che si apre ai suoi cittadini, li ascolta”, “il futuro è aperto, entriamoci insieme”, “Il Sindaco e la Giunta non possono fare a meno del continuo stimolo che deriva dalla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica: è necessario infatti mettere le persone in condizione di vivere in pienezza i loro diritti di cittadinanza e di dire la loro sulle questioni di maggiore importanzaper la vita della nostra cittadina”… beh, dopo queste dichiarazioni d’intenti la realtà è ben diversa.
Era il 27 novembre 2014 e il Movimento 5 Stelle per bocca del suo capogruppo in Consiglio Comunale Marco Fais sollecitava un incontro pubblico con la partecipazione di tutte le forze politiche e della popolazione al processo di revisione della struttura comunale. In quella sede abbiamo ribadito quello che è da sempre il nostro modo di interpretare la politica: cittadinanza attiva con eventuale intervento di esperti, approccio pratico, trasparenza.
La risposta del sindaco fu di chiusura totale. Eccola:
“È chiaro ed evidente che nel momento in cui questa cosa sarà realizzata, nel momento in cui andremo operativamente, nell’arco dell’attività di questa Amministrazione Comunale, che è in carica per cinque anni, a realizzare praticamente questo indirizzo, noi renderemo edotti i cittadini ed, evidentemente, anche i Consiglieri Comunali in quanto sappiamo bene quanto questo finirà per impattare sulla vita dei cittadini stessi.”
In sostanza il sindaco ci comunicò che non voleva avere possibili aiuti ad elaborare la soluzione per applicare il loro intento e avrebbe svelato le carte solo a cose fatte, negando le parole del suo stesso programma. Abbiamo visto come è andata. Più che a cose fatte verrebbe da dire a danno fatto, quando ormai si può solo ascoltare una spiegazione e non partecipare, quando ormai si può solo sorbirsi le solite scuse, la solita propaganda e le solite mezze verità. Insomma, tutto è partito con un enorme errore di metodo. Metodo che, vale la pena ricordarlo, pur essendo da noi proposto e applicato, è solo buon senso e potrebbe essere adottato da chiunque.
Alcune questioni sono ancora aperte e continueremo a vigilare facendo sentire il nostro fiato sul collo, sperando che questo basti a contenere i disagi per tutti. Purtroppo al momento quello che il Partito Democratico e la Lista Civica Lidia Arduino Fare di più per Cusano Milanino ci permettono è solo questo.
Movimento 5 Stelle Cusano Milanino
7 luglio 2015
Cusano Milanino in MoVimento