Proiezione del film: “La Trattativa Stato-Mafia”

Come recitava De Andrè per Pasolini, anche questa è una storia da dimenticare, da non raccontare, un po’ complicata, sbagliata, un poco scontata.

Dopo il M5S al Parlamento Europeo e alla Camera dei Deputati, il M5S di Cusano Milanino propone la visione del docuFilm LaTrattativa Stato-Mafia di Sabina Guzzanti, confidando di riuscire a portare anche un seguito con  la presentazione del libro “La repubblica delle stragi. 1978/1994, Il patto di sangue tra Stato, mafia, P2 ed eversione nera” di Salvatore Borsellino con la partecipazione di Roberto Scarpinato, Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Palermo.

L’Italia di oggi è la “Repubblica delle Stragi” (cit. ultimo libro di Salvatore Borsellino).

Come dice Scarpinato, la mafia è diventata un fornitore di servizi. Guardando agli scandali, si capisce come ad ogni esempio ci sia un’equipe che opera: politica, criminalità organizzata e forze dell’ordine. Tutto in perfetta armonia.

Questo depistaggio non è solo l’opera di alcuni funzionari corrotti e mafiosi.

Questo depistaggio è grave soprattutto perchè sono stati verificati dei fatti realmente accaduti, riconducibili a persone opportunamente identificate, non semplici invenzioni. 

Queste menti raffinatissime di cui già Falcone parlava prima di morire sono le stesse persone che ancora oggi vivono la politica.

Per tornare sulla retta via ci vuole tanto coraggio, tanta determinazione e la consapevolezza che quando combattiamo facciamo una vita piena, sana e dignitosa. Viceversa, cercando di evitare i problemi, ci condanniamo a un’esistenza misera e squallida. Io ho girato l’Italia negli ultimi nove mesi e quello che ho trovato è un popolo depresso, senza alcuna vitalità.

Abbiamo tutti paura, è per questo che non reagiamo. Questa cosa gli italiani non la ammettono, perché è oggettivamente umiliante. Si preferisce darsi spiegazioni fumose ricorrendo a citazioni o a presunti economisti. Ma sono chiacchiere per evitare di guardare in faccia la realtà. Non dobbiamo avere paura di cambiare.

I compromessi, pur di liberarti dalla mafia, non esistono.

Ogni volta che bisogna fronteggiare situazioni difficili, prima, ci si deve informare per difendersi e capire.

Per realizzare le proprie idee bisogna attrezzarsi. Non bisogna mai rinunciare a nulla. Quando decidi di affrontare la paura, anziché scappare, diventi una persona più forte e determinata. Rischiando qualcosa si guadagna sempre molto di più.

La recente sentenza ha messo nero su bianco che il depistaggio c’è stato.

Lo Stato italiano ha ringraziato il giudice Borsellino in questa maniera, con addirittura 4 processi, come se uno solo fatto bene non sarebbe bastato e soprattutto con una mala gestione anche dal punto di vista procedurale di competenza giudiziaria, che grida vergogna e vendetta per tutti i protagonisti coinvolti. 

Alcuni degli elementi che descrivono quanto questa vicenda sia intrecciata di mafia, massoneria, stato corrotto e colluso, sono:

  • Pippo Calò, capo mandamento famiglia Porta Nuova a Palermo, la più potente di quegli anni, condannato per la strage del Treno Na-Mi, capo mandamento di cui facevano parte Mangano e Dell’Utri, ed era finanziato da Silvio Berlusconi.
  • 9 luglio 1992, Borsellino rientra dalla Germania insieme al maresciallo Canale e al sostituto Teresa Principato. Sotto la scaletta dell’aereo c’è una sola auto di scorta.

Atterrato, va direttamente alla sede dell’Alto Commissariato per la lotta alla mafia per interrogare Leonardo Messina, il pentito di San Cataldo (Caltanissetta), che sa tutto della mafia nissena, che aprirà uno squarcio di luce sulle trame segrete della massoneria in combutta con la mafia e l’alta finanza di riciclatori.

Faccio nostre solo alcune delle domande che oggi Salvatore (https://www.19luglio1992.com/la-repubblica-delle-stragi-intervento-tumultuoso-di-salvatore-borsellino/), fratello del giudice Borsellino, pone alla ricerca di verità e giustizia:

  1. Chi ha organizzato il depistaggio sono le stesse persone che hanno organizzato le strage?
  2. Perché i magistrati hanno avvallato un falso pentito come Scarantino?
  3. Perché persone come ad es. Maria Antonietta Palma, Tinebra, vengono differite al CSM?
  4. Tutti i processi sull’agenda rossa di Borsellino, non sono mai arrivati alla fase dibattimentale, si sono sempre fermati all’udienza preliminare per poi assoluzione di gente come il Capitano Arcangioli.
  5. Perché non si è indagato a fondo e seriamente?
  6. Come ha fatto Ayala a prendere la borsa di Paolo e non ricordarsi se darla a uno o all’altro e se prima era stato aperto lo sportello destro, poi quello sinistro, se il capo squadra appena giunto sul luogo dell’attentato racconta che il fumo dopo l’esplosione era talmente intenso e nero che nelle auto non si vedeva assolutamente nulla?

 

Il gruppo M5S di Cusano Milanino desidera portare all’attenzione della cittadinanza, tutto questo e molto altro.

Per partecipare e garantirsi il posto a sedere, prenotarsi a: [email protected]

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