MILANO METROPOLITANA, IO SO IO E VOI NUN SIETE UN CAZZO

Una volta c’erano le Provincie, enti che il MoVimento 5 Stelle ha sempre ripudiato in quanto “enti mangiasoldi”, oggi c’è la Città Metropolitana.

La scelta del Partito Unico (PD + NCD + FI) è semplice, far partire questo nuovo ma vecchio ente prima che venisse creato uno statuto. Quali saranno le reali competenze della Città Metropolitana? Nessuno lo sa. In che modo la Grande Milano condizionerà la vita politica ed amministrativa dei comuni facenti parte della Provincia di Milano? Non ci è dato saperlo. Quali saranno i costi per i cittadini? Alcuni dicono minori, altri dicono maggiori, l’unica cosa certa è l’insicurezza da parte degli amministratori locali e la completa disinformazione dei cittadini che sono stati tenuti all’oscuro di tutto, o quasi.

E’ come partecipare ad un gioco senza conoscerne le regole che verranno poi stabilite lungo lo svolgimento dello stesso e decise da alcuni giocatori. La democrazia della giungla insomma, decide chi è più forte, il più debole è meglio che tenga un basso profilo o che si mimetizzi.

Ciò che spaventa veramente è che è stato deciso di sospendere (a tempo indeterminato dato che ancora non esiste uno statuto) anche il diritto al voto a suffragio universale.

Infatti domenica 28 settembre 2014 i consiglieri comunali ed i sindaci dei comuni della provincia di Milano si sono recati alle urne per eleggere i 24 membri del consiglio metropolitano (il sindaco metropolitano è automaticamente quello di Milano). Avete letto bene, ho scritto i consiglieri comunali ed i sindaci dei comuni della provincia di Milano e non i cittadini. Solo poco più di 2000 persone avevano diritto al voto, meno del 1% della popolazione totale. Per esercitare i tuoi diritti devi essere un eletto, altrimenti nulla, bisogna tacere, chiudere gli occhi e sperare che una cricca eletta da un’altra cricca faccia gli interessi della popolazione.

Questa è la politica “del Fare” secondo alcuni o del “Marchese del Grillo” secondo altri, io so’ io e voi nun siete un cazzo.

C’era una volta l’art. 48 della Costituzione della Repubblica Italiana per il quale sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età; il voto è personale ed eguale, libero e segreto, il suo esercizio è dovere civico, e che il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenze penali irrevocabili o nei casi di indegnità morali indicati dalla legge.

C’era una volta l’art. 5 della Costituzione della Repubblica Italiana per il quale la Repubblica, una ed indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.

 C’era una volta l’art. 118 della Costituzione della Repubblica Italiana, per il quale le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l’esercizio unitario, siano conferite a Province, Città Metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza ed i Comuni, le Province e le Città Metropolitane sono titolari di funzioni amministrative proprie e di quelle conferite con la legge statale e regionale, secondo le rispettive competenze.

C’era una volta l’ art. 119 della Costituzione della Repubblica Italiana per il quale le Città Metropolitane hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa e risorse autonome, stabiliscono ed applicano tributi ed entrate propri, dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio che le risorse derivanti da tali fonti consentono alle Città Metropolitane di finanziare integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite ed hanno un proprio patrimonio.

C’era una volta la legge 30 dicembre 1989, n° 439 con la quale l’Italia ha adottato interamente la Carta Europea dell’autonomia locale la quale, all’articolo 3, prevede che Consigli ed Assemblee delle stesse siano costituiti da membri eletti a suffragio libero, segreto, paritario, diretto ed universale.

 

C’era una volta una paese che si definiva democratico e c’era una volta una Costituzione che viene insultato quotidianamente da chi dovrebbe rispettarLa più di tutti gli altri.

Il 4 settembre il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle di Cusano Milanino ha presentato questa mozione: mozione città metropolitana 04092014

A causa della scelta della data del primo consiglio comunale utile successiva alla data del 28 settembre 2014 siamo stati costretti a proporre un autoemendamento: autoemendamento città metropolitana 25092014

Sarà dura ma continueremo a combattere affinchè in questo paese si rispetti la Costituzione e la Democrazia.

 

 

Marco Fais, Consigliere Comunale M5S di Cusano Milanino

 

 

 


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