METROTRANVIA: L’INCONTRO CON LA CONSIGLIERA METROPOLITANA CENSI

Dopo più di due anni dal nostro ultimo incontro con l’Assessore provinciale di Milano De Nicola per ricevere gli ultimi aggiornamenti sulla metrotranvia Milano – Seregno (più propriamente Bresso – Seregno dato che non toccherà più il capoluogo lombardo come precedentemente pensato), una piccola delegazione composta da me, in rappresentanza del gruppo consiliare M5S di Cusano Milanino, Stefano Buffagni, in qualità di consigliere regionale del M5S lombardo e tre attivisti M5S di Bresso ha incontrato la dott.ssa Censi, consigliera metropolitana e nuova responsabile politica dell’opera.

Passati due anni, nonostante incontri pubblici e annunci di tutti i generi nulla è cambiato, quest’opera che ormai sembra un’epopea non sembra trovare luce.

Ricordo che il contratto sul Progetto Definitivo con la società Cooperativa CMC di Ravenna è stato firmato l’11 Luglio 2013 ma tutt’oggi non è stato ancora validato il Progetto Esecutivo, in discussione tra RUP e tecnici.

Ciò che impedisce l’inizio è la copertura dei costi (circa 220 milioni €) disponibili sì nelle casse del nuovo ente Metropolitano ma bloccati da esigenze di flussi di cassa, anche per questo motivo è stato chiesto lo spostamento di competenza al provveditorato della Lombardia e dell’Emilia Romagna, ente in capo all’ing. Baratono; questo passaggio ancora non è stato compiuto in attesa dell’approvazione del CIPE

Rispetto a quanto detto allora da De Nicola, abbiamo però da comunicare delle modifiche. Innanzitutto, come era già stato ribadito con decisione dalla dott.ssa Censi all’incontro pubblico svoltosi a Cusano Milanino, non vi è traccia di quella fantomatica copertura/indennizzo dedicato ai commercianti locali coinvolti dai lavori, infatti esso sembra essere una millanteria detta dall’ex Assessore Provinciale che non può essere, in nessun modo, concretizzata.

I mezzi che solcheranno la tratta non saranno più i vecchi tram milanesi revampizzati come ipotizzato in precedenza ma verranno messi a disposizione dal capoluogo lombardo dei tram completamente nuovi a copertura della propria quota da versare per la realizzazione dell’opera.

Abbiamo sollevato inoltre una preoccupazione, il rischio di dover pagare delle penali (sostanziose) alla CMC che avendo firmato il contratto nel 2013 e non essendo ancora partiti con i lavori potrebbero avanzare delle pretese in tal direzione, aihmè, a piena ragione. La consigliera metropolitana Censi ci ha assicurato che finchè non verrà validato il progetto esecutivo non scatterà il conto alla rovescia della penali e questo ci solleva, dato che si tratterebbero di milioni di euro pubblici “regalati” alla società attuatrice.

Sembra inoltre che quest’opera ormai non piaccia più a nessuno, consigliera Censi compresa, a parte i sindaci dei comuni interessati, tra cui Gaiani di Cusano Milanino, che ad un precedente incontro, con la responsabile politica dell’opera, hanno ribadito la loro posizione favorevole al progetto, non curandosi del parere di molti cittadini e delle forze politiche di maggioranza e/o opposizione (soprattutto a Bresso e Cusano Milanino).

In conclusione, tutto sembra come è sempre stato, una nube di polvere informe che non riesce ad essere definita nonostante ormai siano passati più di 10 anni dagli ultimi progetti divulgati, una sola cosa è certa, per ovvi motivi questi lavori cominceranno in periodo primaverile, ma non si sa ancora di quale anno.

Il Movimento 5 Stelle di Cusano Milanino ribadisce la contrarietà all’opera così come definita, a nostro giudizio vetusta concettualmente ed inadeguata su tutti i punti di vista.

Come sempre cercheremo di essere vigili e attenti su ogni sviluppo ed informare la cittadinanza nel modo più adeguato e costante.

 

Marco Fais, portavoce M5S Cusano Milanino


5 Responses to “METROTRANVIA: L’INCONTRO CON LA CONSIGLIERA METROPOLITANA CENSI”

  1. GIUSEPPE MELLEA Says:

    Buongiorno,
    ormai da piu’ di 10 anni i cittadini di Cusano (specialmente della zona di Via Sormani e Milanino) sono stati sprovvisti dello storico tram che li collegava a Milano. Oramai è rimasto solo l’autobus che viaggiando su strada ci impiega un’infinità di tempo per raggiungere Bresso. Poi bisogna prendere il tram per raggiungere Milano. Allora non si potrebbe almeno ripristinare la vecchia linea su binari?
    Io lavoro in Via Carlo Farini a Milano e abito vicino via Sormani. Uscendo dall’ufficio alle ore 19.00 sono rientrato a casa alle 20.30 Per poco più di 10 km di distanza. Cosi sono stato costretto a tenermi la mia vecchia auto con problemi annessi (assicurazione, bollo, benzina e inquinamento).
    La nuova strada Monza-Saronno in un batter d’occhio è stata tirata su violentando il nostro territorio.
    E’ questo che vogliamo? Mi sembra che stiamo andando nella direzione opposta di quella che dovremmo intraprendere.
    Grazie
    Giuseppe Mellea

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    • Marco Fais Says:

      Buongiorno,

      la nostra posizione non è a priori contro la metrotranvia, anzi, ma contrari al progetto come attualmente concepito. Sono più di tre anni che stiamo lavorando sulla tematica ed abbiamo anche proposto all’allora provincia di Milano di riqualificare l’attuale sede binaria e ripristinare il servizio come è sempre stato ( o simile).
      La risposta della Provincia è stata chiara così come la posizione dell’allora assessore De Nicola che ha voluto a tutti i costi portare avanti questo progetto come era stato pensato nei primi anni 2000.
      A nostro avviso, ormai nel 2015, un progetto tanto invasivo causerebbe molti più danni alla viabilità rispetto a quante persone possano trovare beneficio dal servizio. Difatti tra tutti i comuni coinvolti solo il quartiere di Paderno, Calderara sembra trovare pieno appoggio da parte dei cittadini. Ma è normale, Calderara è poco servita dai mezzi pubblici con tragitti extracomunali.

      Se non ci sarà un ripensamento del progetto ( e ribadisco, la semplicità ovvero la riqualificazione sarebbe la miglior scelta) noi non potremmo accogliere con positività questo progetto che ha 15 anni e costa più 220 milioni di euro.

      grazie

      Marco
      Marco Fais pubblicati di recente..CENTRALE UNICA APPALTANTE: AIUTO O FREGATURA?My Profile

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  2. marazzini gabriele Says:

    buon giorno
    ringraziando per le info fornite, due domande per completezza dell’informazione (come si usa dire):

    1) validazione del progetto esecutivo. Nell’incontro di marzo, la sig. Censi ci aveva informato che era in corso da parte di MM e che stava per concludersi, di lì a pochi giorni. Dopo 7 mesi chi sta ancora validando? I comuni, ed in particolare il comune di Cusano, hanno un ruolo in questa messa a punto finale del progetto esecutivo?

    2) troncamento della linea a Bresso. Nelle versioni precedenti del progetto si è sempre parlato di una connessione diretta con Milano: erano previsti tram monodirezionali (come quelli in servizio in città) da pza Casello a Calderara e treni bidirezionali (guida davanti e dietro) da Maciachini a Seregno. Nel tratto da Maciachini a Calderara di fatto risultava una frequenza doppia. In nessun caso si sarebbe dovuto cambiare a Bresso. Ora il servizio è solo da Bresso a Seregno? Quando si introdusse questa modifica? C’è qualche documento che lo spiega?

    grazie per l’attenzione

    gabriele marazzini

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    • Marco Fais Says:

      Buongiorno sig Marazzini.
      Mi scuso per il ritardo nel rispondere innanzitutto.

      1) quando è stato organizzato l’incontro a Cusano la consigliera Censi ha dato delle informazioni molto generiche e a volte non esatte; La Consigliera Censi aveva ereditato il problema da troppo poco tempo ed il fatto che si siano presentati senza staff tecnico e documentazione relativa conferma, a mio avviso, questa mia sensazione.
      Nessuno dei Comuni ha ruolo in questa fase finale di messa a punto del progetto, o meglio tempo fa ognuno dei Sindaci ha presentato delle modifiche ma nessuna strutturale (da Luglio 2013 non si poteva più fare modifiche grosse al progetto) che non possono aver causato questo rallentamento.
      L’attesa, a detta del consigliere metropolitano, è esclusivamente da imputare al CIPE (che praticamente sono gli stessi individui seduti sui banchi del Governo).

      2) Questa informazione ci è stata data dall’allora ex assessore De Nicola e chiesta durante l’incontro pubblico di Marzo alla Consigliera Censi che ha confermato. La linea si fermerà in prossimità del confine con la città di Milano.
      Ci è stato confermato però che la provincia di Monza e Brianza ha sbloccato il denaro e che quindi è confermato il proseguimento d Calderara a Seregno.
      Purtroppo non ci è stato rilasciato nessun documento in genere relativo alla metrotranvia.

      grazie

      Marco

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  3. Luigi Piccirillo Says:

    Grazie per il continuo lavoro sul territorio che fate.

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