LA MAGGIORANZA DIALOGA POCO FIN DALL’INIZIO

Facciamo in queste righe un breve resoconto e un veloce commento del consiglio comunale che si è svolto il 23 giugno.

I primi punti all’ordine del giorno prevedevano degli adempimenti di legge che, seppur significativi, non necessitano di particolare approfondimento, a meno di cadere in superflue polemiche sui vari discorsi che abbiamo sentito. Inoltre sono stati votati il Presidente del Consiglio Comunale ed il vice, designando per la prima carica Lorenzo Esposti (PD) e per la seconda Valeria Lesma (FI).

Quello su cui vorremmo soffermarci è quanto accaduto durante la discussione del punto 6 all’ordine del giorno: “Esame ed approvazione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del comune presso Enti, Aziende e Istituzioni”.

Per stessa ammissione del sindaco il testo della proposta di delibera era lo stesso presentato 5 anni fa dall’amministrazione Ghisellini. E già qui viene da chiedersi dove sia il cambiamento tanto promesso e sbandierato in campagna elettorale dalla coalizione di centrosinistra. Non che sia obbligatorio cambiare, per carità, ma sicuramente c’era lo spazio per migliorie a quel testo, come andiamo a illustrarvi.

Il Movimento 5 Stelle aveva presentato 4 emendamenti. Dopo l’illustrazione da parte dei due portavoce Marco Fais e Benedetto Pallotti due emendamenti sono stati dichiarati inammissibili, uno è stato integrato nella delibera direttamente dal Sindaco Gaiani (quello in cui si stabilisce che i rappresentanti si impegneranno ad aderire alla Carta di Pisa) ed uno è stato valutato negativamente. Il primo dei due emendamenti dichiarati inammissibili, che chiedeva che il rappresentante non avesse subito alcuna condanna penale, è stato dichiarato inammissibile dal segretario comunale con vaghe motivazioni di principi di giurisprudenza e non meglio precisate sentenze della Cassazione, il secondo per una non conformità a un articolo dello Statuto Comunale. Ovviamente noi rispettiamo la dottrina giuridica e i pronunciamenti dei giudici, ma abbiamo chiesto di sapere quali erano esattamente queste sentenze. Al momento non abbiamo ricevuto risposta ma ci è stato assicurato che l’avremo.

Subito dopo tale domanda di chiarimento abbiamo chiesto una sospensione di 5 minuti della seduta perchè appariva evidente che l’emendamento rimasto in discussione era stato frainteso. Tale emendamento chiedeva che l’amministrazione fissasse un termine per le nomine di sua spettanza e che nella settimana precedente tale termine i curricula dei futuri rappresentanti fossero pubblicati sul sito del Comune per eventuali osservazioni della cittadinanza.

Ebbene, dopo tante belle parole sul rispetto della minoranza e sul trovare punti di incontro di fronte a situazioni di dissenso, la nostra richiesta è stata rifiutata! Non sia mai che l’opposizione faccia perdere 5 minuti di preziosissimo tempo al treno della maggioranza che deve procedere spedita sui suoi binari! Non sia mai di dialogare 5 minuti per chiarirsi meglio! La maggioranza aveva una sua idea e di valutarne altre non se ne poteva nemmeno parlare. Solo un timido interesse del consigliere Mario Zanco e nulla più. Per il resto abbiamo sentito ogni tipo di commento. Ci hanno accusato di voler fare pubbliche accuse (ma chi ha mai parlato di osservazioni pubbliche?!), di dar vita a dannosi chiacchiericci (che eventualmente ci sarebbero lo stesso anche pubblicando i curricula dopo le nomine!!!!!!!!!!!!), etc etc etc. Insomma, una palese distorsione (speriamo in buona fede ma a questo punto ci vengono molti dubbi) del nostro emendamento, una attribuzione di aspetti negativi o inesistenti o comunque presenti anche con le modalità canoniche e una indifferenza totale verso i principi di maggior trasparenza e maggior partecipazione che il nostro emendamento andava a fissare e che erano stati promessi dal centrosinistra durante la campagna elettorale.

Che l’amministrazione abbia paura del giudizio dei cittadini? Che li consideri solo dei gossippari incapaci di dare un apporto positivo alla valutazione delle nomine?

Non è dato saperlo. Quello che è certo è che se venisse fuori qualche elemento sconosciuto alla maggioranza sui rappresentanti dell’ente che li rendesse incompatibili con la nomina il sindaco sarebbe costretto a revocare tale nomina con evidente imbarazzo e danno d’immagine per il Comune, con la nostra proposta invece questo rischio si evitava e la cosa si sarebbe potuto gestire nel pieno rispetto del diritto alla privacy sancito dalla legge. Ricordiamo infine che il sindaco, in seguito a uno stimolo di un nostro portavoce, aveva aderito alla campagna “Riparte il futuro” per una maggiore trasparenza inserendo persino questa dichiarazione testuale: “Ritengo necessario per gli amministratori pubblici garantire il massimo della trasparenza contro ogni rischio di corruzione e/o conflitto di interessi”. Impegni traditi e dichiarazioni d’intenti smentite fin dal primo consiglio.

 

Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle di Cusano Milanino



2 Responses to “LA MAGGIORANZA DIALOGA POCO FIN DALL’INIZIO”

  1. Marco Fais Says:

    Buongiorno sig. Marazzini,

    capisco le sue perplessità ma prima bisogna fare un passo dietro per delinearle con chiarezza il quadro dell’argomento.

    Nel 2012 iniziammo a chiedere che i consigli comunali venissero ripresi e pubblicati su internet integralmente, oltre a varie richieste protocollate, a richieste verbali ai consiglieri di maggioranza (cdx) e minoranza (csx, agli assessori ed al Sindaco raccogliemmo anche circa 200 firme di cittadini residenti per dar forza alla nostra richiesta e le inviammo al consiglio comunale. Non fummo presi in considerazione ne dall’una nè dall’altra parte.
    Un giorno finalmente giunse risposta, una risposta non soddisfacente; in pratica ci fu detto che il comune non disponeva dei fondi necessari e che bisognava valutare per bene la situazione. Passarono mesi e mesi, la proposta fu discussa anche in conferenza capigruppo e anche li nessuno prese una posizione netta a proposito. A quel punto proponemmo di riprendere il consiglio comunale autonomamente come gruppo di cittadini e le porte ci furono ancora chiuse in faccia sia a destra che a sinistra. Un giorno, consapevoli che la legge era dalla nostra parte ci presentammo in consiglio comunale in circa 40 persone ognuno con una telecamera o un apparecchio di videoripresa in mano portando inoltre sull tavolo della presidente del consiglio comunale l’elenco delle leggi ed i testi che ci davano ragione. Con questo gesto riuscimmo ad ottenere la possibilità di esercitare il nostro diritto.

    Ora il PD, che durante la lunga battaglia fatta, non si è mai esposto o minimamente condiviso il nostro operato sul tema specifico comunica al gremito primo consiglio comunale della nuova amministrazione (dove sono adesso in maggioranza) che le videoriprese sono richieste dal MoVimento 5 Stelle e PD è normale?! E’ un atteggiamento serio e rispettabile secondo lei?
    Io non sono d’accordo.
    Avrei gioito se il PD avesse presentato un piano dove si diceva favorevole all’istituzionalizzazione delle riprese da parte dell’amministrazione e che si sarebbe messo subito al lavoro in tal senso.
    Il PD avrebbe dimostrato di condividere la nostra iniziativa con questo atto visto le premesse che le ho raccontato e non accodandosi senza aver fatto nulla ad una battaglia alla quale non avevano mai voluto partecipare.
    Io lo vedo come un tentativo di sfruttare la mancanza di informazioni dei cittadini per fare bella figura e prendersi meriti che non ha, nemmeno lontanamente.
    Spero sinceramente che presto si lavori insieme per ottenere lo step successivo e quindi istituzionalizzare le riprese.

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  2. gabriele marazzini Says:

    Buon giorno sig. Fais
    ho letto sulla sua pagina Facebook il suo commento alla notizia che anche il PD chiede l’autorizzazione per la ripresa video delle sedute del CC.
    Perchè non se ne rallegra? Non si dovrebbe considerare una vittoria il fatto che anche “gli altri” condividono una propria iniziativa, anche se in ritardo di un anno? Cosa importa di più? che le cose si facciano e un passo alla volta i problemi si risolvano o piuttosto l’esclusiva di un partito o di un altro su un’iniziativa?
    La mia esperienza di semplice cittadino, non schierato con nessun partito, mi ha confermato che la strada giusta oggi è questa: non importa chi sono i tuoi compagni di strada se camminano insieme a te per una meta, anche se non è la soluzione finale, ma solo qualcosa di più piccolo, vicino, ma raggiungibile. Quindi lasciamo ad altri lo sport, vecchio come il mondo, di appuntarsi le medaglie al petto e puntiamo al risultato. Dal punto di vista del cittadino, è molto meglio un problema risolto positivamente, non importa da chi e anche se ha l’effetto di spuntare un’arma della battaglia politica di qualcun altro. A meno che per voi non sia questo il problema.

    Saluti
    gabriele marazzini

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