Eccola, la tanto temuta stangata dell’IMU per i cittadini di Cusano Milanino è arrivata.
L’IMU -Imposta Municipale Unica- è la nuova imposta comunale introdotta nel 2011 la cui applicazione doveva essere messa in atto nel 2014, ma che è stata anticipata al 2012 dal governo Monti. L’IMU andrà a sostituire la vecchia ICI e la componente immobiliare dell’IRPEF. Il governo ha mantenuto come base imponibile per la nuova imposta la stessa utilizzara per l’ICI e cioè il VALORE CATASTALE dell’immobile calcolato dall’art.5 del D.Lsg.n°504 del 30 dicembre 1992, ma sono stati cambiati i coefficienti moltiplicatori assegnati a ciascuna categoria catastale.
L’aliquota ordinaria, decisa dal governo, è pari al 4X1000 sulla principale abitazione e 7,6X1000 sulle seconde case. A discrezione dei vari comuni la possibilità di modificare l’aliquota sulla prima abitazione, diminuendola fino al 2X1000 e aumentandola fino al 6X1000. L’imposta sulla seconda casa (e altre) può essere anch’essa modificata fino a 0,3 punti percentuali.
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CUSANO MILANINO, non si è lasciata sfuggire l’opportunità di aumentare la tassa ai cittadini ed HA DECISO DI APPLICARE:
-IL 5,5X1000 SULLA PRIMA ABITAZIONE (SOLO MEZZO PUNTO IN MENO RISPETTO AL MASSIMO CONSENTITOGLI).
-IL 9,6X1000 SULLE ALTRE ABITAZIONI (SOLO UN PUNTO IN MENO RISPETTO AL MASSIMO CONSENTITOGLI).
Come ormai risapunto, la legge imposta dal governo prevede che rientrino nella categoria di seconde case, le abitazioni a proprietà indivisa e di conseguenza le abitazioni Aler, quelle della Cooperativa Edificatrice e della Cooperativa Edilizia Lavoratori Cristiani. Tra queste a Cusano Milanino si contano fino a 1.300 famiglie, quasi il 16% della popolazione che è quindi costretto a farne le spese.
La giunta Ghisellini giustifica la stangata con la necessità di risanare i bilanci negativi ereditati dalle precedenti amministrazioni e coprendosi dietro ad un decreto che vuole metà dell’importo dell’IMU destinato allo Stato.
Indipendentemente dalle motivazioni dei “nostri” rappresentanti comunali, rimane il fatto che saranno come sempre i cittadini a pagare sulla propria pelle le dubbie scelte di chi afferma a gran voce (citiamo il programma della giunta) “la famiglia per noi è il primo elemento della società e deve essere aiutata nello svolgimento delle sue incombenze”… già.
Francesca Cozzi
1 maggio 2012 at 16:32
ennesima dimostrazione che si puo’ fare di ogni erba un fascio..in barba al proverbio. Tutti uguali.
Il mio voto non lo avranno mai piu’
Questo paese e’ peggiorato: traffico, moto sui marciapiedi, tavolini e sedie dei bar in mezzo al marciapiede in barba ai 2 metri da lasciar liberi, auto parcheggiate in divieto senza multe o rimozioni, paese bloccato e diviso a meta’ il giovedi’ per il mercato, ci toglieranno la stazione delle fnm, parcheggi riservati solo ad alcuni residenti.. E gli altri cosa sono? Residenti di serie B?
Abbiamo le tasse locali al massimo, nonostante le promesse leghiste. Giusto oggi Maroni ha detto ai sindaci leghisti di non aumentare l’ imu.
Bah. Si vede che sono incavolato?
20 aprile 2012 at 10:11
cusano l’è cusano
20 aprile 2012 at 09:57
…ma come mai il conteggio fatto e finito ed argomentato non lo fornisce direttamente il comune?
In sardegna in comuni molto meno “privilegiati”, è già una realtà…
Funzionari da migliaia di € all’anno ed assessori o Professionisti del comune potrebbero svolgere questa mansione tranquillamente, o sbaglio?
20 aprile 2012 at 10:09
la comunicazione dell’aliquota non è ancora stata comunicata ufficialmente dal comune ai cittadini. In realtà, però, tutte le forze politiche coinvolte già sanno la quota decisa dalla giunta Ghisellini.
23 aprile 2012 at 10:04
conclusione, una situazione ridicola, partendo dagli amministratori locali…