Lunedi 10 Ottobre si è svolto il Consiglio Comunale Aperto sul tema della futura accoglienza di profughi nel nostro territorio dove hanno partecipato numerosi cittadini; incontro convocato su richiesta della minoranza consiliare cusanese (M5S, Lega Nord e Forza Italia).
Per prima cosa ribadiamo il problema di fondo: non vi è stato nessun tentativo da parte dell’amministrazione di coinvolgere i cittadini nè il Consiglio Comunale. I componenti di quest’ultimo difatti sono stati aggiornati sull’evoluzione della vicenda solo tramite alcuni brevi cenni da parte dei giornali locali e sui social network, a nostro avviso inaccettabile.
Per l’ennesima volta si è dimostrato che le belle parole che hanno accompagnato la campagna elettorale del Sindaco Gaiani sulla partecipazione cittadina erano e sono solamente slogan.
Sottolineamo anche un altro aspetto che abbiamo anche più volte ribadito durante la seduta del Consiglio Comunale aperto: nessuno dell’opposizione (nemmeno il centrodestra) ha messo in dubbio il SE dobbiamo accogliere queste persone ma che le nostre preoccupazione sono legate al COME.
E non possiamo tollerare le diverse prese per i fondelli come l’affermazione che questa amministrazione è lieta di accogliere modifiche, opinioni e consigli sul progetto perchè nei fatti per questo progetto, ad oggi, dopo tre mesi, non è stata presentata nemmeno una bozza, nè alla cittadinanza nè al Consiglio Comunale.
Facciamo notare anche che il motivo della grande protesta sollevata principalmente dai genitori dei frequentatori del CDD di via Azalee è il fatto che la palazzina che dovrà ospitare i 20 profughi, previa ristrutturazione della stessa, è stata richiesta da questi genitori al fine di migliorare il servizio degli utenti (magari specie per quegli utenti che ad un certo punto si ritrovano con genitori molto anziani o peggio orfani) per anni e anni senza mai ottenere una risposta positiva. E’ normale la rabbia, è giustificabile lo sconforto di queste persone.
Da notare che i lavori di ristrutturazione della palazzina, di proprietà del Comune di Milano, sarà fatta a spese del Comune di Cusano Milanino ed il Sindaco ha affermato che così facendo potremmo ricevere uno sconto sull’affitto, forse. Praticamente chi ci guadagna è Milano, mentre Cusano Milanino si comporta come un eschimese che acquista una scorta di ghiaccio per l’inverno.
Il riassunto della serata è questo: il Sindaco e la Giunta non sono stati in grado di rispondere alla maggior parte dei quesiti posti, né da parte del Consiglio Comunale né dei cittadini intervenuti, entrando di rado nel merito su COME ad oggi l’amministrazione cusanese intende di gestire il tema dell’accoglienza migranti,
Ad oggi non c’è e non si conosce un progetto preciso sul tema. In mancanza di un progetto preciso non si può pretendere che i cittadini condividano le mosse dell’amministrazione o facciano proposte alternative.
Dubitiamo che i lavori permetteranno l’adeguamento per i disabili. Facciamo due esempi: si dovrebbe fare un ascensore esterno e allargare le porte. Speriamo che l’amministrazione non si limiti a far il minimo necessario per ospitare i migranti, ma abbiamo forti timori al riguardo.
Tutti i presenti hanno rimarcato come l’azione dei comuni sia stata condivisa. Peccato che il sindaco durante l’assemblea con i parenti degli utenti dei cdd avesse detto che Cusano Milanino voleva agire da sola. Parecchia ambiguità c’è stata anche riguardo i fondi stanziati ad Ipis dal Comune di Cusano Milanino, suggerendo quasi un forte aumento di spesa per il sociale, mentre la stessa ha un forte aumento perchè alcuni servizi prima gestiti dal comune passeranno all’azienda speciale. Se Tizio spende 10 per fare una cosa e altri 10 per far fare a Caio un’altra ma l’anno dopo dice a Caio di gestire entrambe le cose gli darà 20. Raddoppia forse la cifra che spende? No. Altre affermazioni che non danno un quadro esatto della situazione sono state quelle sull’adesione degli educatori al progetto, tanto che l’accettazione e la solidarietà dello staff tecnico dei cdd e di altri soggetti (non specificati) sarebbero prova che la scelta non è lesiva per gli utenti del centro. Una persona dello stesso staff che ha parlato con noi in realtà ha riconosciute legittime le preoccupazioni dei genitori e un’altra educatrice è intervenuta in consiglio aperto parlando dell’opposizione dei genitori per “motivi anche validi e leciti” e aggiungendo “non sono qui a dire secondo me questo progetto sarà adeguato, andrà tutto bene, ma noi educatori siamo comunque aperti”. Questi due pareri sembrano smentire la ricostruzione della maggioranza sugli educatori che sostengono senza riserve la scelta.
A proposito dei genitori dei disabili bisogna fare una precisazione. L’attuale coordinamento dei genitori non rappresenta tutti questi, così come comunicato sia da alcuni dei genitori presenti, sia dall’educatrice sopra citata e alcuni di loro hanno denunciato il mancato coinvolgimento nel confronto tra amministrazione comunale e coordinamento, mentre la seconda aggiunge che si chiede come “siano state scelte le persone che siedono al tavolo” di questo confronto. Del parere negativo dei genitori avevamo già parlato nel precedente articolo.
Va sottolineato, però, come l’attribuzione del sindaco del clima teso in quella riunione generale (e non ristretta al coordinamento) non fosse dovuta alla circolazione di voci infondate, bensì alla contrarietà degli stessi al progetto. In definitiva nessuno ha saputo spiegare quale sarebbe l’aspetto positivo di ospitare i migranti in quella palazzina e nemmeno ha saputo spazzare i dubbi sugli aspetti negativi. Ci sono state poi contraddizioni nell’esclusione di altre ipotesi: l’ex nido di via Prealpi secondo il sindaco è stato escluso per la sua vicinanza con una scuola dell’infanzia e, senza contare che i cdd sono vicini alle scuole di via Roma, l’assessore Recrosio è arrivata persino a smentire il sindaco dicendo “ma meno male che ci sono delle scuole vicino!”.
Una delle cose che lascia maggiormente sbigottiti e disgustati dall’approssimazione e dall’inadeguatezza della maggioranza su questa vicenda è il capitolo dei costi di ristrutturazione. Questi verranno coperti dall’azienda speciale Insieme per il Sociale, cioè soldi nostri, dei cittadini. E a fronte di che cosa ci prenderemo questo impegno? Ce l’ha detto il sindaco quando ha detto “cercheremo di avere un sostanzioso sconto sull’affitto” che i cdd pagano al Comune di Milano. Assolutamente inaccettabile è che la maggioranza affidi i soldi dei cittadini a delle vaghe speranze, prendendo quindi un impegno che potrebbe portare in perdita, assumendosi un onere che è dello Stato e non certo dei Comuni, già pesantemente vessati dal Governo.
L’episodio peggiore della serata, però, è arrivato con la falsità dell’assessore Loretta Recrosio, quando ha parlato di Casa Arcipelago. I genitori dei disabili da anni chiedevano la palazzina abbandonata nel complesso dei cdd anche per creare una struttura che potesse dare residenzialità temporanea ai disabili se i genitori avevano dei bisogni particolari (ad esempio in caso di operazioni per cui non potevano stare vicino ai loro figli).
L’assessore ha affermato che sul territorio esiste già una realtà che offre servizio di ospitalità anche notturno e anche per disabili gravi e sarebbe Casa Arcipelago, rispondendo anche bruscamente ai genitori che contestavano la falsità d questa affermazione. Nei giorni scorsi abbiamo però appurato che effettivamente non forniscono nè ospitalità per casi gravi nè servizio notturno. Le cose sono due: o l’assessore ha mentito sapendo di farlo oppure ha delle informazioni errate e non si è premurata di verificarle. Anche nel secondo caso tutto ciò è gravissimo perchè significa non conoscere un aspetto assolutamente primario del proprio incarico e non badare minimamente, con arroganza, noncuranza e strafottenza, a chi ti sta dicendo che le informazioni in tuo possesso sono sbagliate.
Infine, estremamente patetici e trasudanti di demagogia spiccia gli interventi dai banchi della maggioranza, che attraverso una retorica misera han cercato di porre la questione come se stessimo parlando del se accogliere o meno queste persone, cercando di girare malamente una frittata troppo bollente. Per fortuna i cittadini sono stati testimoni di questo teatrino indegno e tratto le dovute conclusioni.
Riassumendo la serata ha lasciato molta rabbia nei cittadini e nelle opposizioni e ha dimostrato il fallimento totale di questa maggioranza.
Auspichiamo che tale partecipazione avvenga anche per altri argomenti altrettanto importanti, perché molto spesso i problemi quotidiani nascono proprio dalle decisioni prese nel consiglio comunale, in buona o cattiva fede, organo di controllo dell’attività amministrativa locale in seduta pubblica.
Movimento 5 Stelle Cusano Milanino
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Consiglio Comunale del 10 Ottobre 2016:
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19 ottobre 2016
Cusano Milanino in MoVimento