Il taglio selvaggio degli alberi a Milano continua e stavolta tocca a via Mac Mahon e i suoi bellissimi olmi. Qui la vicenda è diversa dai lavori per la m4 di Lorenteggio e Viale Argonne. Per farla breve verranno sostituiti i binari del tram e abbattuti 29 olmi.Non entriamo nei tecnicismi, anche perchè in rete e non si può approfondire abbondantemente l’argomento. Vogliamo raccontare invece qualche dettaglio di quanto successo oggi.
In data odierna è iniziato il taglio. Ci siamo recati al presidio in Piazza Diocleziano alle 7. Schierata polizia in gran numero e presente un gruppetto di cittadini (una cinquantina a occhio e croce). Dopo un po’ di melina i mezzi sono entrati nel cantiere. Alle proteste dei cittadini sul fatto che il cantiere fosse sprovvisto dei cartelli e quindi ci fosse una irregolarità un membro della Digos ha risposto con molta durezza, facendo successivamente notare che i lavori non sarebbero cominciati in assenza di cartellonistica adeguata. Spiace davvero molto vedere servitori dello Stato che si devono piegare a ordini sbagliati e hanno sulle teste la spada di Damocle di punizioni in caso di insubordinazione (che pure sarebbe nei loro diritti).
Ma le assurdità non finiscono qui. Arrivato il cartello si viene a scoprire che l’azienda consorziata responsabile dei lavori stradali è la Gimaco Costruzioni. Anche qui non andiamo nei tecnicismi che vedono tra l’altro un ricorso al tar e un probabile impugnamento in appello da parte della prefettura. Diciamo che pure su questo potete cercare materiale su internet a proposito di questa impresa e ne troverete a bizzeffe.
Tutto qui? Assolutamente no! Poco dopo chiacchieriamo con un commissario della Polizia Locale insieme a Stefano Limido, portavoce in consiglio di zona 8 per il Movimento 5 Stelle. Lo stesso fa notare che il provvedimento che autorizza l’intervento di oggi è del 17 luglio, ma il giorno prima in consiglio di zona 8 era stata approvata una mozione in cui si chiedeva il rinvio dei lavori al 15 settembre, per valutare meglio il progetto, aggiungendo che non l’aveva con sé e che non era ancora stata pubblicata. Il commissario allora fa notare che se non è pubblicata non è eseguibile e non può comunque prestare fiducia solo alle parole del consigliere. Cerchiamo allora sul sito del Comune e, guarda un po’, la mozione è stata nel frattempo pubblicata, ma, guarda un po’, ora il commissario pare non dia grosso peso alla mozione che fino a poco prima invece considerava.
Ma la ciliegina sulla torta sapete qual è? Che sull’atto che autorizzava i lavori c’era scritto “salvaguardia degli alberi” e difatti all’inizio si parlava di potatura. Peccato che dopo un primo momento di potatura, forse per depistare i manifestanti, le motoseghe siano entrate a pieno regime e abbiano abbattuto il primo olmo. Altro che salvaguardia!!
Tristi e arrabbiati ce ne torniamo a casa all’ora di pranzo, tra le urla sdegnate di un consigliere di zona della lista civica “Milly Moratti per Pisapia”, anche lui a dir poco furibondo per il taglio. Gli operai si fermano pure loro per la pausa. Ormai non c’è nulla da fare. Nel pomeriggio dovrebbero tagliare un altro albero e poi nei prossimi giorni completare lo scempio. Resta l’amaro in bocca per gli ennesimi tagli che si potevano evitare.
Ps In tutto questo la Lega Nord, che si definisce tanto vicina ai cittadini e ai territori, è data per scomparsa. Chiamate chi l’ha visto!
Movimento 5 Stelle Cusano Milanino
3 agosto 2015
Cusano Milanino in MoVimento